Due sorelle, Amy e Sophie. Un paese, Temptation. Un film da produrre. Questi i semplici ingredienti nella cucina letteraria di Jennifer Crusie. Come possono, da questi semplici elementi, svilupparsi ben 438 pagine di racconto? Semplice: con un'incredibile fantasia e un pizzico di malizia.
Il romanzo ha inizio con l'arrivo a Temptation delle due sorelle Dempsey, Amy (la minore) e Sophie (la maggiore). Le due ragazze non hanno assolutamente nulla in comune: Amy mi è sembrata odiosa sin dal principio, con la sua presunzione e il suo arrivismo; Sophie, al contrario, è simpatica e generosa e trascorre la sua vita cercando di raddrizzare le "storture" della sorella e (da un certo punto del romanzo in poi) anche del fratello. L'unico trait d'union tra Sophie ed Amy è il documentario che le due ragazze hanno deciso di dedicare alla figura di un'attrice in declino, un po' come la Norma Desmond del wilderiano Sunset Boulevard. Tuttavia, nel bel mezzo del cammin di lor documentario, Amy e Sophie vengono a conoscenza di un particolare sconvolgente: il film da girare è...beh sì insomma...è un film porno. E - udite udite - a Temptation, il sindaco Phineas Tucker ha appena fatto votare una sorta di legge anti-porno che provocherà non pochi problemi alle due film-makers, alla loro attrice hollywoodiana non esattamente innocente e a una girandola di personaggi completamente diversi l'uno dall'altro.
Da dove partire per commentare questo romanzo? E' un libro insolito, bisogna dirlo. E' insolito perché si basa su un presupposto assurdo: quello che un Comune possa votare un'ordinanza anti-porno. Insomma è assurdo, no? Tuttavia, bisogna pur sempre considerare che un romanzo è un romanzo e che, soprattutto quando si tratta di un romance, bisogna comunque lasciare una certa "licenza poetica" all'autore. L'esilità della trama, inoltre, pregiudica solo in parte la lettura poiché lo stile scoppiettante e - a volte - addirittura esilarante della Crusie pareggia ogni mancanza. Temptation è un romanzo davvero divertente e - nonostante la mole che a prima vista potrebbe spaventare il lettore - si legge tutto d'un fiato. E' un ottimo libro cuscinetto, sta perfettamente tra un'Iliade e un libro di geografia generale (letture che, oibò, mi fanno compagnia da un po' di tempo a questa parte, e non esattamente per mia scelta). Concludendo, vi consiglio questo libro soprattutto in vista dell'estate, che ci porterà a ricercare una lettura piacevole e divertente per rallegrare un po' le pause d'ombra sotto l'ombrellone. Il mio voto? Un tre su cinque: in medio stat virtus, dicevano gli antichi.
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