Siamo nel 1996. Emma e Josh frequentano lo stesso liceo, vivono nella stessa via, possono comunicare con bigliettini e lampi di torcia da una finestra all'altra e sono amici da una vita. O meglio,
erano amici, poi qualcosa è andato storto: Josh ha ammesso di provare qualcosa per Emma e lei, come sempre, è scappata. E adesso, a un anno di distanza dal loro allontanamento, Josh è di nuovo nella camera della sua coetanea dirimpettaia, ma per un unico semplice motivo: offrirle il cd di AOL da installare sul suo nuovissimo computer. Siamo alla fine degli anni 90, tra musica dance e puntate registrate di
X-Files e Facebook non è stato ancora inventato. Ma allora perché, non appena Josh va via ed Emma installa il cd, sulla schermata del computer compare un riquadro blu con una scritta bianca? che cosa significano, in questo contesto completamente nuovo, le parole "amici" (e poi, 200 amici? sarà mai possibile conoscere così tante persone?) , "profilo", "Status"? Dinanzi agli occhi di Emma si apre un mondo completamente nuovo, una realtà che, come lei e Josh scopriranno presto, non ha nulla a che vedere con il presente: lì, tra le pagine virtuali di un Facebook che ancora non è stato inventato, ci sono fotografie frasi ricordi che Emma e Josh condivideranno sulla rete tra quindici anni. Cosa succederà, dunque, quando i due si renderanno conto di poter cambiare ogni singolo istante del loro futuro con un semplice colpo di mouse?
Un libro interessante, questo, che consiglio soprattutto ai Facebook-dipendenti, a chi non riesce a vivere appieno nulla che non sia condiviso con almeno altre trecento persone. La storia di Emma e Josh fatica un po' a ingranare, vi dico la verità, ma quando decolla lo fa con una forza espressiva e un'intelligenza uniche. Emma è un po' la "vocina cattiva" che è dentro di noi, quella che ci impedisce di lasciarci andare, di credere all'amore e, soprattutto, di confidare nel presente. Emma ignora l'oggi e vive in funzione di un domani che non ha nulla di certo ma, soprattutto, la nostra protagonista sembra non sapere che il futuro va costruito - passo dopo passo - con le gioie e i dolori che ci riserva il presente. Josh, di contro, è un personaggio adorabile: simpatico, un po' impacciato ma sincero, sempre onesto nei confronti degli altri e soprattutto di se stesso. Tra le altre cose, di questo libro mi sono piaciuti i dialoghi: credibili, talvolta divertenti, e mai artificiosi e falsi. Non sembra neppure scritto a quattro mani, questo romanzo: sembra il frutto dell'ispirazione pura e felice di un'unica mente. Davvero un buon libro, originale e appassionante, consigliabile per i lettori di qualunque età (con un particolare accenno ai nostalgici come me, a quelli che guardano con affetto all'epoca della connessione lenta, delle partite a Solitario in attesa della scritta google).