Come promesso, eccomi qui con la recensione dell'ormai celeberrimo Obsidian, vol.1 della Lux Trilogy (che sarà interamente pubblicata dalla Giunti, quindi...stay tuned). Iniziamo...
Katy è un'adolescente semplice, carina ma non appariscente, con una passione sfrenata per i libri e il book-blogging. Dopo la morte del padre, ha abbandonato il sole della Florida per trasferirsi in un paesino sperduto del West Virginia insieme alla madre. E' appena giunta a Ketterman, gli scatoloni non sono ancora stati svuotati quando...eccolo lì, il vicino: alto, muscoloso, inquietanti occhi verde smeraldo. Si tratta di Daemon, fratello gemello della prima ragazza che ha sino ad ora mostrato di esserle amica: Dee. Sarebbe la classica storiella da colpo di fulmine se non fosse che Daemon detesta fortemente Katy. Non la conosce ancora eppure le ha già intimato di stare alla larga da sua sorella e si ostina a chiamarla con un nome odioso: Kittycat. Perplessa e offesa, Katy è tuttavia decisa a portare avanti la sua amicizia con Dee, nonostante tutto. Giorno dopo giorno, però, i due bei gemelli divengono sempre più strani: Dee mangia tantissimo ad ogni ora del giorno senza assumere nemmeno un grammo, Daemon appare e scompare a una velocità fin troppo insolita e talvolta Katy ha l'impressione di vedere i contorni del corpo di Dee diventare appena trasparenti. E' dunque vero ciò di cui le aveva parlato Daemon? Quanto sono diversi i fratelli Black? Quanto lontano è il loro mondo?
Leggera e fresca, Obsidian è una lettura che consiglio soprattutto a chi non avesse ancora deciso quale libro infilare in valigia. Si tratta del primo volume di una trilogia, quindi c'è ancora tanto da chiarire e di cui parlare e sicuramente il finale lascia nel lettore il desiderio di leggere al più presto il volume successivo. Certo, devo ammettere che l'Armentrout non è riuscita a scansare del tutto il pericolo Twilight e infatti, di tanto in tanto, è possibile riconoscere dei punti di contatto tra le due serie. Al tempo stesso, è apprezzabile il desiderio di riportare in auge, con stile e caratteristiche moderne, uno dei capisaldi della narrativa fantastica di tutti i tempi: gli alieni. Un'idea intelligente, in effetti, proprio in quanto vintage; d'altronde, non ne potevamo davvero più di vampiri, licantropi e simili. Efficace è anche lo stile, profondamente giovanile ma in senso positivo: uno stile fresco, scorrevole, attraversato da una vena ironica che rende i personaggi di Katy e Daemon davvero piacevoli, di quelli che vorresti portare in vacanza con te se solo non fossero fatti d'inchiostro. Un libro che consiglio soprattutto ai lettori e alle lettrici più giovani e a tutti coloro che hanno voglia di trascorrere qualche ora di pura spensieratezza letteraria.
voto: ***/5