lunedì 30 gennaio 2012 | By: Unknown

La discesa dei Luminosi - Recensione.

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Non voleva condividere nulla con gli uomini. Nel tempo trascorso in mezzo a loro si era reso conto che erano schiavi del piacere, del denaro e del potere, come Damon ripeteva sempre. Non aveva alcuna esitazione a portare avanti la sua missione, perchè era convinto che meritassero la sorte che li attendeva.

(La discesa dei Luminosi, Provenzi & Loiacono 2012)


I Maya l'avevano previsto: l'Apocalisse è alle porte. Siamo nel 2012, e in una splendida Venezia - città dell'amore, città della Bellezza - un ragazzo biondo riempie con la sua presenza le vie deserte. Il suo nome è Jude, la sua patria Aurora, un mondo in cui vivono delle creature così perfette da sembrare vere e proprie divinità, e il suo capo è Damon, che gli ha ordinato di trovare sulla Terra un antico codice Maya in grado di cambiare le sorti del pianeta. Nella sua frenetica ricerca, il giovane è aiutato dalla studentessa Viola, una ragazza testarda e sicura di sé la cui vita, suo malgrado, sembra affondare le sue radici proprio in quel codice Maya che Jude cerca con tutte le sue forze. E poi vi è Danielle, così desiderosa di entrare a far parte del mondo umano da essere pronta a tutto. Sullo sfondo, una profezia così crudele da assumere quasi i contorni di una maledizione: quella della fine del mondo.


Che dire di questo esordio narrativo delle due amiche/appassionate lettrici di ya Ilenia Provenzi e Francesca Silvia Loiacono? Loro sono brave, sanno catturare l'attenzione del lettore (già dal sottotitolo, da quel "2012 La profezia dei Maya") e scrivono anche abbastanza bene, se escludiamo qualche ingenuità sicuramente derivante dal fatto che si tratta di un'opera prima e che l'esperienza delle due scrittrici è (probabilmente) pari a zero. Senza tralasciare il fatto che non è per niente facile scrivere un romanzo (e che romanzo! sono 442 pagine!) a quattro mani: insomma, tanto di cappello alle autrici. Procediamo. La storia è carina, anche se a volte ho avuto l'impressione che si sforzasse di non sembrare banale, come se ad ogni capitolo gridasse "io non sono il solito young adult, non mi vedi? io sono diverso". ma forse è solo una mia impressione. Mi sono piaciuti tantissimo i personaggi di Jude (nome che continua a farmi venire in mente Hardy, non ci posso fare niente, è più forte di me) e di Viola: il loro amore è naturale, spontaneo; non nasce come un cavolo a merenda e lei ha il buon senso di tirarsela un bel po' prima di...ehm...di cedere, ecco. L'unico personaggio davvero ma davvero antipatico? Danielle. Odiosa. Nevrotica. Con quel carattere lì come pretende di essere accolta dal genere umano?

Concludendo, questo primo romanzo della coppia Provenzi/Loiacono, a parte qualche piccolo difettuccio sul quale si può tranquillamente sorvolare, promette davvero bene. Sotto sotto, credo che ci sarà un seguito, e allora...aspettiamo la prossima opera di queste due autrici che, ne sono sicura, saranno in grado di stupirci.

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