In questi giorni non riesco a trovare due secondi di tempo per sedermi al computer e scrivere un post sul blog. Ho tantissimi arretrati e poi sto così polemica che mi sto antipatica da sola. Io e Alessio abbiamo in mente il progettino di un video divertente - amusing! Amazing! Amazon (no, amazon no) - che chissà quando riusciremo a girare e a postare sul tubo. Torniamo a noi. Ho dato il mio quarto esame del semestre, sono sfinita, ho scoperto addirittura che esistono i particolarismi calabro siculi grazie a un assistente che ricorda un po' un crisantemo (hi prof! How r u?). Continua il mio studio sociologico sul blogging: andrà a finire che ci farò una tesi di laurea. Ho bisogno di prendermi il mio tempo per scrivere. Marisha, nei ringraziamenti di Social topics, ha parlato di "dieci ore di lavoro al giorno". Certo, io non sono come lei e ho un metodo diverso, ma ciò non toglie che dovrei dare di più, ritagliarmi uno spazio di qualità per la scrittura. Sottolineo, di qualità. E comunque, più tempo passo lontana da facebook e più sto bene. Benissimo. Ah, aria pura! Classifiche, erotic romance, youporn trasformato in romanzo, romanzi trasformati in youporn, booktrailer, leggi il mio libro perché se non lo leggi e avevi promesso di farlo io poi faccio un post chilometrico in cui dico che siete tutti ipocriti e che tanto mi leggeranno tutti in America! In Inghilterra! In Tanzania! Christ. Sapete cosa? Non me ne frega più niente. Qualche tempo fa mi sarei fatta dei problemi anche per scrivere questo post. E se poi mi odiano? Odiatemi. "Je prefere mourir debout que vivre a genoux" (di chi è? Eh? Eh? E comunque non mi fa mettere gli accenti, dannato telefono italiano razzista). Ah, oh, dimenticavo quelli che scrivono vagonate di post della serie "me ne vado, vaffanculo, ora me ne vado, davvero, me ne sto andando, giuro che stavolta me ne vado". E vattene, no? Finché sei lì che scrivi non te ne vai, o sbaglio? C'è un comando in alto a destra, si chiama "log out", dall'inglese "vattene-al-diavolo". Anch'io vorrei chiudere facebook ma, ben sapendo che non lo farò, se non altro mi limito a pubblicare frasette, citazioni, fotografie, questi post, nessun "me ne andrò" solo per leggere compiaciuta gli ipocriti "nooooo" dei miei contatti. L'ho già detto che sto polemica? Comunque sto leggendo Il cardellino di Donna Tartt. Dickens, ragazzi. Puro Dickens trapiantato nel 2015, ma vi dirò in seguito. Qualche foto (orribile, da cellulare, con luce pessima e faretto dietro la testa tipo aureola della madonna immacolata) degli ultimi giorni.
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3 ore fa
2 commenti:
La faccia di Alessio nell' ultima foto dice tutto. Win.
Sono sempre più curiosa del tuo studio sociologico ;)
https://justsem.wordpress.com/
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