lunedì 7 novembre 2011 | By: Unknown

Promessi vampiri - The dark side

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Ho terminato la lettura di questo libro da un bel po' di giorni ma solo ora sono riuscita a trovare qualche minuto per dirvi cosa ne penso. Partiamo da un presupposto: non ho letto Promessi vampiri, il primo volume della serie scritta da Beth Fantaskey e pubblicata in Italia da Giunti Y; mi sono lanciata direttamente e senza paracadute su questo secondo capitolo, The dark side, anticipato dal breve Il matrimonio, contenuto nello stesso volume. Dunque, vediamo un po'...

Jessica, ex liceale alla Bella-Swan (o almeno così crede il lettore all'inizio) ha giurato eterno amore a Lucius Vladescu, vampiro rumeno. Adesso è costretta a rinunciare a tutto: la sua natura umana, innanzitutto; le verdure delle quali si nutriva, da vegetariana convinta; la sua casa, i suoi amici e persino il suo nome. Sì, perchè Jessica è divenuta Antanasia, futura regina dei vampiri. Subito dopo il matrimonio, però, Jessica/Antanasia inizia ad essere perseguitata da terrificanti incubi. Una minaccia incombe sulla coppia, e Jessica ne è sicura, nonostante le rassicurazioni del bellissimo consorte. I timori di lei, purtroppo, si riveleranno fondati: una piccola parte della famiglia Vladescu, composta da vampiri reazionari contrari all'incoronazione di Lucius e Jessica, sta attuando un ingegnoso piano per impedire ai due sposi di regnare e di mantenere la pace tra i Vladescu e i Dragomir. Gli incubi di Jessica, in particolare, prendono forma nel momento in cui Lucius viene incarcerato nelle segrete del castello dei Vladescu. Ora, senza suo marito accanto, chi potrà aiutare Jessica? beh, la sua migliore amica: non è forse vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno? ma soprattutto, correrà in suo aiuto un personaggio che mi ha fatto morire dal ridere: Raniero Vladescu.

Non leggo libri sui vampiri, solitamente, ma per questo romanzo di Beth Fantaskey ho fatto un'eccezione e non me ne sono pentita. La storia, oddio, non sarà poi così originale, ma l'autrice ha un modo tutto suo di raccontarla, divertendo il lettore fino alle lacrime. sì, perchè a un certo punto ho pianto dalle risate, giuro. c'è una cosa, in particolare, che mi piace di questo libro: che si prende in giro da sé. non lascia a noi lettori il privilegio di criticarlo, perchè si critica da solo e lo fa con autoironia. jessica, poi, è simpaticissima: qualcuno mi regali un'amica come lei. Lucius è un po' uno stoccafisso, mi ricorda tanto i manichini fighi di sisley. un altro bel personaggio è Raniero: anche lui è un vampiro un bel po' fuori dagli schemi e devo ammettere che le pagine dedicate a lui sono state sicuramente le più divertenti del romanzo. in definitiva, consiglio questo libro ai più giovani, ovviamente, ma anche a chi ha superato l'età adatta per i YA ma ha ancora tanta voglia di ridere. il mio voto? un bel * * * */5. e speriamo ci sia un seguito.
sabato 5 novembre 2011 | By: Unknown

Full Metal Jacket

"Siamo i giganti verdi dei detersivi, solo che noi andiamo in giro a ripulire il mondo col mitra. Quelli che abbiamo fatto fuori oggi sono le persone più meravigliose del mondo: quando torneremo a casa di sicuro non troveremo mai più gente a cui valga la pena di sparare."

(Full metal jacket, Stanley Kubrik 1986)

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without you.


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"I can’t win, I can’t reign
I will never win this game without you"
mercoledì 2 novembre 2011 | By: Unknown

L'albero degli zoccoli

"Al Signore non bisogna mica cercare le ricchezze della Terra, ma quelle del Paradiso. Del Paradiso! E il Paradiso incomincia dall'amore che è sulla Terra."
(L'albero degli zoccoli, Ermanno Olmi 1978)

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Scrivere futuristico.

on air: Kate Havnevik - I don't know you

"Possa la voce della mente arrestarsi
e col suo cappellino d'aria millenaria
inchiodarsi il pianeta;

ammiro, nel movimento,
le cose ferme come l'opera scrosciante
del mare, onde e onde
nello stesso punto, immobili."

(Ermanno Krumm, Lascaux)

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Sveglia alle 6 perchè vivere in un paesino della provincia barese significa prendere un pullman alle 7,15 per essere in facoltà alle 9,00. arrivo a Bari che sono le otto e la feltrinelli è chiusa (niente pipì-culturale, oibò). Sigaretta numero uno in solitudine davanti alle porte chiuse della feltrinelli. mando un sms a Rossella, tipregoraggiungimiinfacoltàsonoinanticipo. aspetto rossella seduta su un gradino sotto un vaso gigantesco dell'ateneo e mi sento in un quadro di un qualche artista sfigato. leggo Kerouac, che ormai è diventato il mio metodo privilegiato per flipparmi quotidianamente. arriva rossella. arrivano le 9. tre quarti d'ora di storia romana nell'aula c, con la prof che oggi è riccia e chissà perchè sembra ancora più giovane e i banchi che sono tutti vuoti perchè oggi è 2 novembre e chi vuoi che vada all'università se non te, povera cazzona della provincia? Sigaretta numero due, nonchè sigaretta numero tre. Il casino nel pullman delle 10,30 di ritorno da storia romana, perchè letteratura italiana era assente ed io non lo sapevo perchè come sempre vivo sulla luna con astolfo. che poi, prima o poi astolfo tornerà sulla terra a combattere e io resterò lì, col mio senno in una boccetta che nessuno vorrà mai recuperare. e questo è tutto. ho il caffè e la focaccia sullo stomaco, e due bagni da lavare perchè mia madre fa la negriera di professione. ah, ho deciso di scrivere i miei post anche in inglese, per rendere questo blog sfigato un international blog. che poi, sempre sfigato rimane, ma almeno è international. ora, la questione è: come minghia lo traduco questo mio modo pressochè provinciale nonchè contorto/avanguardistico/futuristico (oh-oh rap futuristico) di scrivere? cioè, alla fine ne verrebbe fuori una versione english sgasata come la cocacola quando la metti in frigo e non la chiudi bene. ma pazienza. gli international readers si accontenteranno.

"Vorrei sentire la tua voce gridare,
tentare, sbagliare
non sopporto più di vederti morire ogni giorno
innocuo e banale."

(Linea 77 ft Tiziano Ferro, Sogni risplendono)


martedì 1 novembre 2011 | By: Unknown

L'indiscreto fascino del peccato

"Ci sono baci di tipo diverso. Ci sono amori di tipo diverso. Il bacio sulla fronte è benedicente, è paterno. Il bacio posato sugli occhi è dolce e pieno di pace. Un bacio sul naso è spiritoso. Il bacio sulla guancia è affettuoso. Sono tanti i baci che si danno e si ricevono, e tutti sono di tipo diverso eppure tutti ugualmente importanti perchè sono il preludio di altri ben più perfidi, come il bacio indiscreto e ghiotto sotto la gola, o il brividente bacio dietro l'orecchio: inquietanti come il segno d'un lungo desiderio segreto. Fra tutti, il più violento è il bacio labbra sulle labbra. Un bacio non conta nulla, usano dire gli ingenui, ma questo è vero solo se tu sei fredda come il vento del nord e il tuo compagno è lontano da te come la luna e gelido come la notte e non sa riscaldarti e non sa accenderti i sensi. Ma se invece il suo bacio ti ha penetrato come una lama nella carne; se si annoda dentro di te come una radice nella terra, allora tutto è già avvenuto. Il gioco è fatto: tu sei sua nel sangue e nell'anima. Non abbandonarti a quel bacio, amica mia. Resta libera, resta tua. Questo consiglio così saggio non viene dal Signore: lo dà nel Faust il Diavolo in persona."

(L'indiscreto fascino del peccato, Pedro Almodovar 1984)

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Alternative Halloween


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Il mio amore scivola in un bicchiere
sangue dei Borboni
sassofono o cornetta
qu'importe où?

(
Frank O'Hara, Poesie dal monogatari di O'Hara)

Che poi, non siamo più andati a Trani. Niente festa. non è stata colpa nostra...è che non avevo più il passaggio al ritorno. o forse era una scusa. oh insomma. alle due e un quarto del pomeriggio sono in centro per incontrare Roberta. Orario lofamostrano. Beviamo il caffè mentre una mandria di zombie balla Thriller in piazza Ferrarese.

"No, ma dico, li hai visti?"
"Sì. Li ho visti mentre eri dentro a chiedere i caffè."
"No tu non li hai visti. Ma dico, girati!"
"Non voglio girarmi, cazzo!"

E poi un giro veloce per negozi, Celine B. che cerca dipendenti e a me piacerebbe proprio tanto dipendere da Celine B. se non fosse che ho altro da fare, nella mia vita. come per esempio dare ripetizioni di latino inglese e francese. Alle 4 Roberta scompare, puff, adieu. mezzoretta scarsa di giro turistico alla feltrinelli + toilette. poi, lui. il nostro caffè al matiti brown (di nuovo in piazza ferrarese, di nuovo un caffè, e il tutto nel giro di due ore) e fa buio presto, porca vacca, saranno sì e no le cinque e mezza!

"Andiamo a Trani?"
"No."
"Da Roberta?"
"No."
"Insomma, dove andiamo?"

e tutta la sera a pensare il dove, il dove, il dove...ed eccoci a Mola, a vedere Mr Brooks nel garage. che poi a me fa anche un po' cagare, e ascolto i dialoghi col viso schiacciato contro la sua felpa e

"ma stai guardando il film?"
"lo sto ascoltando."
"ma dovresti guardarlo. è bello."
"preferisco guardare te."

che poi, non ho il passaggio neanche da Mola, e restiamo in piazza a elemosinare passaggi agli amici. un trancio di pizza e un caffè all'una di notte. il mio terzo caffè.

"facciamo l'autostop. cazzo, jack kerouac si è fatto tutta l'america in autostop e noi non possiamo farci Mola-Rutigliano? tra l'altro era bellissimo, jack kerouac. peccato sia morto."
"Sì, ma noi non lo siamo."
"Morti?"
"Belli."
"Ah."

Donato! la nostra salvezza. ci carica in macchina e via, con j ax sparato a mille e Meglio prima che urla contro i finestrini facendomi esplodere le orecchie. Sento il freddo delle sue mani attraverso la mia giacca di pelle. e alle due di notte mi ricordo che è Halloween, cazzo, e non ho neanche fatto dolcetto o scherzetto. ma non importa. mi volto a guardarlo. non capisco come diavolo faccia a piacermi il suo profilo. giuro, non che abbia questo naso meraviglioso. però mi incanto sempre. ogni volta che mi giro a guardarlo. ed eccola lì, la macchina di mio padre, parcheggiata con le luci lampeggianti di fronte all'ospedale di Rutigliano.

"Ti sembra ora di ritirarti? Questo posto è pieno di drogati! sono andato a bussare ai finestrini di quei tipi e ho detto qui c'è mia figlia? e loro mi hanno risposto e chi cazzo è tua figlia?! Ma guarda un po' cosa mi fai fare, guarda!"
"Scusa, ma tu mi cerchi nelle macchine dei drogati?"
"E io che cazzo ne so di cosa fai tu, nella tua vita?"

che poi, viene da chiedersi Pa', ma che cazzo ti fumi tu, nella tua vita?