E pensavo: vorrei scovare un blog letterario di quelli
veramente letterari, che parlano di letteratura vera e non dell'ultimo libro uscito in libreria (che poi magari può essere un libro immenso ma se voglio l'ultima uscita mi basta la newsletter della casa editrice). Un blog lontano dalle CE, dai favori, dalle pagine feisbuc, dai mi piace, dalle recensioni quando già conosci l'autore e non vuoi offenderlo e non puoi essere obiettivo al cento percento. Ho smesso di scrivere recensioni e anteprime anche per questo motivo: perché il mio blog stava diventando ipocrita. Non solo: stava diventando uguale a centinaia di altri blog. Io non voglio una cosa uguale a millemila altre cose. Voglio una cosa mia. Un mio amico mi dice sempre che i parrucchieri dovrebbero avere una tinta "rosso Cataldi". Anche il mio blog dev'essere "rosso Cataldi" e non Mondadori, Newton Compton, Fabbri, self. Mi sono persino stancata di condividere link, di pubblicizzare il mio stesso libro, di pubblicare roba. Mi viene da dire solo una cosa: che-palle. Che noia che barba che barba che noia. La mia home di feisbuc è piena di contenuti identici pubblicati da facce e nomi diversi. C'è quella bella citazione di Haruki Murakami che dice qualcosa tipo
"se leggi ciò che tutti leggono, penserai ciò che tutti pensano". Non mi piace così. Leggerò John Green quando finalmente sarà passata a tutti voi questa fissa allucinante per John Green e per la gente che muore nei film. Non è che sono prevenuta: è che sono annoiata. Ne ho trovato effettivamente qualcuno, di blog serio serio serio (non che tutto il resto non sia serio, ma magari lo è con un solo "serio" e non con tre, capito?). Giusto per fare qualche nome:
Holden&Company,
Critica Letteraria,
Poetarum Silva e
404: file not found. Quant'è difficile trovare un buon pesce quando il mare è pieno di pesci, che è un po' una metafora alla Fabio Volo ma insomma, oh, capitemi. Poi mi capita di incappare in quelle orride citazioni di autori italiani "in" (oltre a Volo ce ne sono tanti altri, fidatevi) che ti sbattono in faccia roba amorosa della serie "poi mi giro ed è lei e io mi chiedo: ma davvero sei tu?" e chi altro dev'essere, tua madre? Millemila mi piace. MA PERCHE'? Perché ci facciamo del male? Perché non leggiamo roba leggibile? Perché? Ragazzi, noi ci fidiamo troppo dei blogger, di chi scrive su feisbuc, di chi twitta, di chi googla. Andate in libreria VOI. Uscite di casa armati di ombrello che non si sa mai di 'sti tempi e andateci VOI, tra i libri, a fare quella cosa mainstream che è "annusare l'odore della carta". Andate a sniffare i libri in prima persona, non fate fare tutto a chi è dietro lo schermo. Leggete le quarte di copertina, i titoli, le prime pagine, qualcosina al centro, qualcosina alla fine. SCEGLIETE. E vedrete che alla fine le home di feisbuc non saranno più di un monotematico deprimente. Siamo belli perché siamo diversi. Perché leggiamo libri diversi. Perché pensiamo cose diverse. E allora pensiamole, queste cose diverse, e scriviamole in blog diversi. Amen? Amen.
2 commenti:
purtroppo anche la lettura, come il cinema e la musica, è diventata una cosa di moda, tutti leggono i libri che leggono gli altri, solo perchè appunto fa tendenza leggere questo o quello. e anche ho poi un rifiuto per qualcosa che è estremamente popolare e lo leggo/vedo/sento quando non ne parla più nessuno.
Bravissimo, faccio esattamente la stessa cosa xD
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